L’ADR – acronimo di Accord européen relatif au transport international des marchandises dangereuses par route – è l’Accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada, siglato a Ginevra nel 1957 e notificato in Italia nel 1962 con la legge 12 agosto 1962, n. 1839. Lo stesso classifica le merci pericolose il cui trasporto internazionale è proibito e le merci il cui trasporto internazionale è autorizzato, purché regolamentato.
Ratio legis e struttura della norma
Obiettivo dell’ADR è regolamentare, e in alcuni casi limitare, il trasporto di merci pericolose a tutti i livelli della filiera del trasporto su strada, dalla spedizione alla consegna, incluse le fasi di imballaggio, riempimento, etichettatura, stoccaggio, carico e scarico.
La norma si compone di 17 articoli, che definiscono i principi e le procedure di adesione, applicazione e revisione dell’accordo stesso. Completano il testo gli allegati A e B soggetti a revisione periodica (ogni 2 anni) e che contengono l’essenza della norma.
Campo d’applicazione
L’ADR definisce la classificazione delle sostanze pericolose, i metodi di prova per identificarle e le condizioni per il loro trasporto.
L’ADR indica infine quali documenti devono essere prodotti e in che modalità vanno redatti e le condizioni di esenzione totale o parziale, cioè le circostanze e modalità di trasporto per cui la norma può essere applicata parzialmente o non applicata.
Punti d’attenzione nell’applicare la normativa
Per gestire correttamente la sicurezza in ambito di trasporto su strada di sostanze pericolose, l’azienda deve prestare particolare attenzione ai seguenti punti:
Corretta identificazione del campo d’applicazione. Un’incertezza di questo tipo si ha spesso con aziende che occupano una posizione nella filiera ma non gestiscono direttamente il trasporto merci – ad esempio le aziende che seguono le operazioni di stoccaggio. È errore diffuso che tali aziende si ritengano esenti dall’applicazione dell’ADR e di conseguenza non ne seguano le disposizioni.
Identificare i soggetti responsabili, assicurandosi con opportune azioni di comunicazione e prevenzione che abbiano la consapevolezza dei propri compiti ed obblighi.
Definire, se esistono, le condizioni di esenzione parziale o totale. Ciò significa definire cioè se l’attività svolta rientra in condizioni di applicazione dell’ADR o in condizione di esenzione. L’esenzione comporta una gestione meno complessa, a costi notevolmente ridotti.
Attività
Un’azienda migliore insieme
Il consulente ADR può accompagnare l’azienda nello stabilire le condizioni di applicazione o esenzione della norma, nel supportare i soggetti responsabili ad assolvere dei loro compiti anche attraverso attività di formazione. All’occorrenza redige tutta la documentazione necessaria, inclusa la relazione annuale sulle attività lavorative di carico, scarico e trasporto.
Lettera di incarico consulente ADR (DGSA)
cos’è: è il documento con cui il datore di lavoro conferisce formalmente l’incarico di consulente ADR (DGSA) a una figura esterna all’azienda; la nomina di un consulente ADR esterna è obbligatoria in tutti i casi che rientrano nella normativa ADR, salvo i casi di esenzione parziale o totale
chi ha la responsabilità della sua redazione: i datori di lavoro
normativa di riferimento: vari accordi Europei su trasporto merci pericolose
Relazione Annuale ADR:
L’accordo europeo per il trasporto di merci pericolose su strada, o ADR, dà disposizioni circa la classificazione delle merci pericolose e le relative condizioni di imballaggio, etichettatura, movimentazione, carico e scarico. Tali disposizioni sono recepite dall’azienda con una serie di misure di sicurezza elencate nella Relazione Annuale del consulente per la sicurezza ADR.
Relazione Annuale del consulente per la sicurezza ADR in dettaglio
Relazione Annuale ADR – cos’è: è il documento che descrive l’attività dell’azienda inerenti il trasporto di merci pericolose e indica le misure di sicurezza adottate. Obbligatoria in tutti i casi contemplati dalla normativa che non siano in esenzione parziale o totale, essa certifica da parte dell’azienda il rispetto della normativa ADR.
Contenuti minimi Relazione Annuale ADR: non viene indicato nel dettaglio quali contenuti debbano essere inseriti nel documento.
Chi ha la responsabilità della sua redazione: il consulente ADR (o DGSA – Dangerous Goods Safety Advisor, consulente per la sicurezza dei trasporti).
Normativa di riferimento: l’accordo europeo firmato a Ginevra il 30 settembre 1957 e ratificato in Italia con legge 12 agosto 1962, n. 1839 (“Accord europeen relatif au transport international des marchandises dangereuses par route”) e successivi accordi europei relativi al trasporto merci pericolose.
Obiettivo della relazione annuale ADR è quello di ripercorrere quanto il consulente ha predisposto e verificato nella gestione delle merci pericolose durante l’anno precedente e identificare i miglioramenti necessari da apportare durante l’anno corrente. Fare questo significa per l’azienda attuare un percorso di miglioramento continuo.